Migliaia di ingressi serali al Museo irpino e alla Biblioteca Provinciale
Migliaia di ingressi serali al Museo irpino e alla Biblioteca Provinciale, sold out per le visite teatralizzate, pienone agli appuntamenti culturali dedicati ai bambini, centinaia di degustazioni di vino nell’ex orto botanico e grande successo per gli eventi musicali. Il bilancio conclusivo della prima edizione di “A Palazzo” è più che positivo. L’iniziativa, promossa da Fondazione “Sistema Irpinia” con il supporto della Provincia di Avellino e la collaborazione del Museo Irpino, della Biblioteca Provinciale “S. e G. Capone e del Consorzio Tutela dei Vini d’Irpinia, ha centrato il primo obiettivo: dimostrare che l’apertura straordinaria di beni culturali fino a mezzanotte è un esperimento vincente.
Ogni sera, dal 10 al 23 luglio, Museo, biblioteca ed ex orto botanico sono stati letteralmente riscoperti dagli avellinesi e non solo, grazie ad un ricco programma di eventi dedicati al connubio archeologia, enogastronomia e musica. Particolarmente soddisfatto il presidente di Fondazione “Sistema Irpinia”, Sabino Basso, che già guarda alla seconda edizione dell’appuntamento. «Con “A Palazzo” abbiamo dimostrato che valorizzare i beni culturali dell’Irpinia, attraverso iniziative ed eventi organizzati insieme ad artisti e viticoltori del territorio, è la strada da seguire per costruire percorsi di crescita e sviluppo. Lo sforzo profuso da Fondazione “Sistema Irpinia” e dal personale di Museo e Biblioteca provinciale è stato ben ripagato ogni sera dalle tantissime presenze registrate sia all’interno della struttura culturale, sia all’esterno, nell’ex orto botanico, dove le cantine irpine hanno proposto i propri vini in degustazione. Una prima edizione che, visti i risultati raggiunti, ci spinge a pensare di ripetere l’iniziativa ad Avellino e di esportare il format, in futuro, anche in altri comuni della provincia. L’Irpinia è terra ricca di beni culturali e storici che vanno solo valorizzati e messi a sistema per trasformarsi in volano di sviluppo anche economico del territorio» dichiara Basso.