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Il mondo verde protagonista alle Due Culture 2023 di Biogem

Si aprirà con i saluti istituzionali del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, la quindicesima edizione del meeting simbolo di Biogem, in programma ad Ariano Irpino, dal 6 al 10 settembre, anche in videoconferenza.

L’evento sarà introdotto da una relazione del presidente dell’Istituto, Ortensio Zecchino, cui seguirà la ‘lectio magistralis’ ‘Il pianeta delle piante’, del professore Stefano Mancuso, uno dei massimi esperti del mondo verde in Italia. La giornata proseguirà con un inquadramento filosofico del tema portante del meeting, grazie a un intervento del professore Eugenio Mazzarella, che si interrogherà sul nostro ‘’essere al mondo come un noi ambientato’’. ‘Verde, Barocco e Blu’ è il titolo della mostra del pittore italiano Giovanni Tommasi Ferroni, in programma nella prima sezione serale del meeting.
Un approccio all’ambiente rilanciato, in un ambito più specialistico, nel corso del pomeriggio successivo, quando, alle ore 16:00, la professoressa Luisella Battaglia, bioeticista da sempre sensibile ai temi green, metterà a confronto le prospettive attuali nel dibattito culturale italiano sulla tutela dell’ambiente. Sarà poi affidato all’ingegnere Fabrizio Zichichi il tema caldo della transizione energetica, tra idrogeno e anidride carbonica, mentre un punto di vista tutto economico sarà offerto dal professore Luigi Paganetto, che relazionerà su ambiente e green deal.
Fra musica e parole si disimpegnerà, infine, in un rapido cambio di scenario, ormai preserale, lo scrittore Maurizio De Giovanni, accompagnato dalla voce di Emanuela Loffredo, dalla chitarra di Maurizio Pica e dal mandolino di Michele De Martino.
Del verde nei giardini storici parlerà, nella relazione introduttiva di venerdì 8 settembre, alle ore 16:00, il direttore dell’Orto Botanico di Napoli, Paolo Caputo, seguito dall’ex Rettore dell’Università Roma Tre, Mario Panizza, che individuerà e analizzerà alcune città dal cuore verde. Per finire con il Direttore dell’Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, che chiamando in causa direttamente la classe medica, focalizzerà il suo intervento sul legame strettissimo tra le scelte alimentari e la salute, sia quella individuale delle persone sia quella del Pianeta in cui abitiamo.

Di agricoltura e alimentazione sostenibili ci si occuperà il giorno successivo, alle 16:00, nell’ambito di un dibattito tra il docente dell’Università di Palermo, Francesco Sottile e il direttore di Agra e Leggere:tutti, Sandro Capitani, moderati da Bruno Gambacorta, giornalista Rai, ideatore e conduttore di Eat Parade.

Un fuori tema, purtroppo inevitabile anche quest’anno, riguarderà la perdurante crisi geopolitica mondiale. Alle 17:30, in una sorta di osservatorio internazionale, l’ambasciatore Cosimo Risi intervisterà il collega Pasquale D’Avino, in passato al timone della diplomazia italiana in Kazakistan e in Kirghizistan. Coprotagonista di questo spazio, dedicato, in particolare, alla condizione attuale dell’Europa nel triangolo Cina-Russia-Stati Uniti, sarà il generale Vincenzo Camporini, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa.
La lunghissima giornata finale si aprirà alle 11:00, con la professoressa Paola Villani e una poetica relazione dal titolo ‘La Luna tra Copernico, Galilei e Leopardi e l’utopia di un pianeta senza uomini’. A seguire, spazio all’ingegnere arianese Mario Vernacchia, che presenterà un innovativo progetto di trasporto urbano, alimentato ad idrogeno. Dalla lontana Cina, e, in particolare, dalla Zhejiang University di Hangzhou, Paolo Vincenzo Genovese giungerà a Biogem per un’analisi critica del concetto di città verdi e comunità sostenibili.

La vera e propria sessione conclusiva del meeting vedrà il ritorno del professore Michael Barry, dell’American University of Afghanistan, che proporrà una lezione a cavallo tra più civiltà e religioni, dal titolo ‘Lignum Vitae: L’albero della Vita, l’Erba dell’Immortalità, la Fonte della Gioventù nelle mitologie universali’.
Un inedito di questa edizione delle Due Culture è lo sdoppiamento dei ruoli per il maestro Nazzareno Carusi, direttore artistico delle serate del meeting e debuttante sul tavolo dei relatori, con una conferenza sul rapporto tra musica e natura. Un rapporto che, non a caso, trasparirà anche nelle note serali, affidate al violino di Giulia Rimonda e al pianoforte del ‘genius loci’ Antonio Gomena, come dell’affermato collega italo-svedese Olaf John Laneri.
Il gran finale è anche un grande bis, concesso a Biogem dal Premio Nobel per la Medicina Martin Chalfie, quest’anno in presenza, con una relazione dal titolo ‘Science and human rights’.

Il commiato toccherà, come sempre, al presidente Ortensio Zecchino.

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