Vini irpini di pregio e uso alternativo delle uve, si presenta Ecovini
E’ scattato il conto alla rovescia per l’evento divulgativo del progetto Ecovini. L’appuntamento, in programma il prossimo 29 maggio presso Vigne Irpine alla frazione Taverna della Figura a Santa Paolina, intende diffondere i risultati acquisiti nell’ambito delle attività previste dal piano, grazie alle sinergie tra aziende produttrici ed enti pubblici di ricerca.
Il progetto ha inteso sperimentare e validare nuovi percorsi finalizzati a migliorare le caratteristiche dl vini di pregio irpini, sperimentando anche possibili usi alternativi delle uve a bacca bianca per l’ottenimento di prodotti che possono costituire interessanti strumenti di ampliamento dell’offerta delle aziende.
L’incontro del 29 maggio rappresenta anche l’occasione per un confronto tra ricercatori e tecnici del comparto viti-vinicolo, al fine di discutere degli effetti di pratiche colturali a basso impatto ambientale sulle peculiarità qualitative delle uve.
Il progetto è, dunque, denominato “Ecovini- Effetti di -pratiche colturali e di parametri tecnologici e microbiologici sulla qualità rossi pregio dell’area del GAL Partenio”.
L’azienda capofila è Masseria Alfano di Sant’AngeIo a Scala, che sta portando avanti il percorso insieme a Vigne Irpine di Santa Paolina. La ricerca è affidata alla Sezione di Scienze della Vigna e del Vino di Avellino del Dipartimento di Agraria deII'Università degli Studi di Napoli Federico II.