Füssli e L'incubo
A cura di Manuela Moschin
Buona giornata in arte con Johann Heinrich Füssli, il pittore che nacque in Svizzera nel 1741 per trasferirsi poi a Londra nel 1764, dove ebbe modo di integrarsi nell’ambiente inglese appassionandosi delle opere di William Shakespeare (1564-1616) e John Milton (1608-1674). Füssli iniziò la carriera come letterato, occupandosi dunque di letteratura, con la quale instaurò un legame fondamentale per la produzione dei suoi dipinti, che ebbero tutti temi letterari. Il dipinto L’incubo (The Nightmare) (1781) riprende una scena tratta dal folklore, dalla cultura popolare. Il termine Nightmare deriva da “notte” e da “cavalla”. Il Nightmare è la giumenta della notte, in cui si racconta che quando una donna ha un incubo giungono un orco e un cavallo, ossia la giumenta, che nel dipinto ha gli occhi a fanale. Il mostro invece, l’incarnazione dell’incubo e della possessione sessuale, si posa sulla pancia della dormiente. Füssli ci immerge in un mondo onirico attraverso un gioco di luminosità, poiché non si capisce quale luce venga riflessa. Secondo il critico d’arte Renato Barilli si tratta di una visione onirica, un’apparizione, dove la luminosità emerge dalla notte, in cui non c’è una luce naturale che illumini la donna. Füssli si definiva il “Pittore al servizio del diavolo”.