I MALI DEL SUD
A Baronissi, sbarca la Sudditudine.
Sabato, 22 Aprile 2023, alle ore 19:00, a Baronissi (SA), nello spazio creativo dell’OpenLab (via Maiorino, 3), si terrà la presentazione dell’ultima fatica dello scrittore Gerardo Magliacano, “I Mali del Sud”. Evento che si inserisce nell’ambito del tour nazionale che vede impegnati Magliacano e l’editore Giammarino nell’esportazione del concetto, dell’ideale, del valore della “Sudditudine”: dopo Napoli, Pisa, Avellino e prima di Roma, Milano, Forlì, Bologna, Palermo, Cosenza, Lanciano… il 22 aprile, Magliacano omaggerà la sua Valle dell’Irno con la presentazione de “I mali del Sud”. E non poteva che scegliere – come location, come contesto, come agorà – lo spazio ‘aperto’, attivo e creativo dell’OpenLab. A fare gli onori di casa ci sarà l’artista McNenya, ‘voce’ da tempo impegnata, con la sua arte, nella lotta a difesa dei diritti civili e dell’ambiente. Oltre all’autore, interverrà all’incontro il dott. Ciro Corona, Cavaliere della Repubblica e presidente dell’associazione (R)Esistenza anticamorra, da sempre in prima linea nel contrasto alle ‘camorre’, dalla sua Scampia, per il riscatto dei nostri territori, mortificati dalle mafie e da una certa malapolitica. Inoltre, l’opera porta il marchio dell’editore Giammarino, meridionalista che con le sue pubblicazioni tiene viva la memoria storica dei primati del Mezzogiorno: ‘brigante’ e ‘partigiano’ nella salvaguardia e nella costruzione di quella che Magliacano definisce la “Sudditudine”. Ad arricchire il confronto, interverrà il prof. Umberto Landi, storico della Valle dell’Irno, che con le sue ricerche e inchieste ha fatto emergere, nel corso degli anni, il lato umbratile della politica italiana, soprattutto quella locale. Tutta la comunità è invitata a prenderne parte, a – come sosteneva Gramsci – “parteggiare”, perché I Mali del Sud è un’opera collettiva. È un progetto volto a restituire coscienza e dignità di un popolo, spesso mortificato in oltre 150anni di coatta Unità e di connivenze. Magliacano, nel definire la sua opera, afferma: «I MALI DEL SUD è un romanzo d’avventura per spiriti liberi – un diario di viaggio per ‘disobbedienti civili’, assetati di giustizia, che si sono ammutinati al Sistema – che hanno e avranno l’audacia di sfidare certi “MALI” e immergersi nelle loro inesplorate ‘meraviglie’, per appropriarsi dei tesori custoditi nei forzieri della ‘sudditudine’, che oggi più che mai rappresenta la scialuppa di salvataggio – l’àncora di salvezza – per quell’umanità che rischia di naufragare nelle acque torbide – infestate da squali e piranha – d’ ‘O sistema, in cui capitalismo e masso-mafie sono le facce della medesima medaglia… della stessa moneta». Negli abissi de I MALI DEL SUD è custodita la speranza e l’audacia di rinnegare questo mondo, questo sistema, con l’augurio di approdare a un nuovo umanesimo che trova la sua espressione solo nella SUDDITUDINE. E per far questo è necessario ricorrere alle parole, liberandole dalla prigionia d’imposte significanze. Non a caso, si legge dalle pagine della prefazione a I MALI, scritta dal prof. Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia dell’Antimafia all’UNICAL: «Magliacano, un moderno don Milani [è un costruttore] della Parola liberatrice […] per restituire alle lettrici e ai lettori una fabbrica di parole ribelli e disobbedienti», qualificando l’opera come «un testo generatore di coscienza che chiede a tutti noi di scrivere collettivamente un’altra narrazione dell’Esistenza, individuale e sociale, che sconfigga la paura della libertà e il puzzo del compromesso morale». Un romanzo – ‘romaggio’ – che invita a prendere parte, a partecipare alla costruzione di quel ‘bene comune’, ostaggio di oligarchie e di cosche, mentre la collettività rischia di annegare nei suoi ‘mali’. Una chiamata alle armi della disobbedienza civile. Una chiamata a impugnare le armi della memoria collettiva. Una ‘chiamata alle arti’, come ‘poeta-partigiano’, per una nuova, viva e attiva Resistenza. Per un’indomita, direbbe il presidente dell’associazione anticamorra Ciro Corona, (R)Esistenza collettiva.
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