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I MALI DEL SUD!

A Napoli, la presentazione ufficiale dell’ultima fatica dello scrittore Gerardo Magliacano

Il 18 febbraio 2023, al PAN di Napoli, si è tenuta la prima presentazione nazionale dell’opera dello scrittore salernitano, Gerardo Magliacano. Un libro destinato a far discutere. Un testo, una provocazione e una ‘j'Accuse’. Ma allo stesso tempo –  come nello stile dell’autore, dedito da anni, a mo’ d’artigiano, alla costruzione di  ‘romaggi’ – un omaggio alla sua… alla nostra terra, il Sud. Oltre all’autore e al suo editore, Giammarino, hanno preso parte al varo dell’opera: il Console del Nicaragua Gerry Danesi, che ha voluto testimoniare l’importanza del libro di Magliacano: un testo che si fa manifesto di tutti i ‘Sud’ del mondo; il Cavaliere della Repubblica Ciro Corona, da sempre impegnato in prima linea nella lotta contro le ‘camorre’ per il riscatto del nostro territorio; il prof. Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia dell’Antimafia all’UNICAL, il quale ha definito «Magliacano, un moderno don Milani [costruttore] della Parola liberatrice […] per restituire alle lettrici e ai lettori una fabbrica di parole ribelli e disobbedienti», qualificando l’opera come «un testo generatore di coscienza che chiede a tutti noi di scrivere collettivamente un’altra narrazione dell’Esistenza, individuale e sociale, che sconfigga la paura della libertà e il puzzo del compromesso morale». Un romanzo – ‘romaggio’ – che invita a prendere parte, a partecipare alla costruzione di quel ‘bene comune’ che rischia di essere affare privato o di cosche, mentre la collettività rischia di annegare nei suoi ‘mali’. Una chiamata alle armi della disobbedienza civile. Una chiamata a impugnare le armi della memoria collettiva. Una ‘chiamata alle arti’, come ‘poeta-partigiano’, per una nuova e indefessa Resistenza. Determinanti sono le parole di Magliacano, il quale definisce la propria opera: “I MALI DEL SUD è un romanzo d’avventura per spiriti impavidi – un diario di viaggio per ‘disobbedienti civili’, assetati di giustizia, che si sono ammutinati al Sistema – che hanno e avranno l’audacia di sfidare certi “MALI” e  immergersi nelle loro inesplorate ‘meraviglie’, per appropriarsi dei tesori custoditi nei forzieri della ‘sudditudine’, che oggi più che mai rappresenta la scialuppa di salvataggio – l’àncora di salvezza – per quell’umanità che rischia di naufragare nelle  acque torbide –  infestate da squali e piranha – d’ ‘O sistema, in cui capitalismo e masso-mafie sono le facce della medesima medaglia… della stessa moneta. Negli abissi de I MALI DEL SUD è custodita la speranza e l’audacia di rinnegare questo mondo che – secondo Leibniz  –  sarebbe «il migliore dei mondi possibili» e costruirne uno, più umano, alla stregua di poeti-partigiani. L’augurio, quindi, di un ‘dolce naufragare’ in questi MALI, aggrappati alla salvifica SUDDITUDINE, la quale, «come la libertà – parafrasando Sartre – è insieme punto di partenza e termine. La [sudditudine], nata dal Male e gravida di un Bene futuro […] un assoluto che sa di essere transitorio […] si adorna di una tragica bellezza che trova espressione solo nella poesia»; un nuovo umanesimo che trova la sua espressione solo nella SUDDITUDINE.”

È ufficiale, siamo tutti chiamati a ‘imbarcarci’ nella lettura de I MALI DEL SUD, alla fine del quale, almeno per i lettori, ci saranno un nuovo mondo e altri orizzonti da esplorare.

https://amasud.it/i-mali-del-sud_102997_0

 

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