Assessore regionale Fascione a Biogem per convegno su start-up biotecnologiche
Sarà l’impegno dell’Istituto irpino per l’avvio di nuove imprese nel settore delle scienze della vita il cardine dell’incontro in programma ad Ariano Irpino, venerdì 13 gennaio, alle ore 10:00. Il convegno, anche in videoconferenza al link https://meet.goto.com/297913373, prevede la partecipazione dell’assessore della Regione Campania alla Ricerca, Innovazione e Start-Up, Valeria Fascione, e sarà l’occasione per fare il punto sullo stato di salute di CaWUR e IMMUNOMICA, le due start-up biotecnologiche nate recentemente a Biogem.
I lavori saranno introdotti dal presidente del centro di ricerca irpino, Ortensio Zecchino, protagonista del continuo percorso verso l’innovazione di Biogem, che anticiperà le considerazioni di Geppino Falco, professore ordinario di Biologia Applicata all’Università di Napoli Federico II e responsabile del Laboratorio di Genomica e Rigenerazione Tissutale a Biogem. Il professore Falco, ideatore del progetto CaWUR (Caring Who You Are), farà riferimento alla lezione appresa al MIT (Massachusetts Institute of Technology), il cui motto ‘mens et manus’ è stato fatto proprio dall’intera comunità di Biogem, diventando l’ispiratore di CaWUR. Questa start-up ha infatti ‘’l'obiettivo di coniugare le tecnologie e le metodologie che caratterizzano la ricerca scientifica in ambito biomedico e l'immediata ricaduta sulla salute del paziente, e quindi sull'attività clinica di tutti i giorni’’. ‘’Compito specifico di questa start-up – chiarisce Falco – è migliorare l'efficacia delle terapie farmacologiche mediante la personalizzazione dei trattamenti di patologie metaboliche, infiammatorie ed oncologiche. A questo scopo CaWUR ha puntato sul know-how del centro di ricerca arianese nella biologia delle cellule staminali e sulla capacità di generare modelli preclinici personalizzati, ‘avatar’ del paziente’’. ‘’Abbiamo una solida piattaforma metodologica – puntualizza Falco - ma tra i fattori critici per l'evoluzione della start-up si colloca la necessità di avere competenze di business model e di scalabilità’’. Per questo ‘’il 2023 – rivela infine Falco - sarà l'anno del coaching e degli investimenti in attività formative di carattere aziendale".
Difficoltà e prospettive non dissimili per Michele Ceccarelli, professore ordinario di Bioinformatica all’Università Federico II di Napoli e responsabile della stessa area di ricerca a Biogem, dove, nel 2021, ha ideato IMMUNOMICA, con l'obiettivo di lanciare sul mercato due piattaforme analitiche dedicate alla medicina di precisione in oncologia. ‘’Tali piattaforme – spiega lo stesso Ceccarelli, chiamato a relazionare sullo sviluppo di una start-up nell’ambito della immuno-oncologia, - sono state sviluppate, in particolare, per la diagnosi precoce e per la caratterizzazione immunologica e genetica dei tumori, ma anche al fine di identificare biomarcatori per il follow-up di terapie nei pazienti’’.
Le conclusioni del convegno sono affidate all’assessore Fascione – che dichiara di considerare Biogem ‘’un centro di ricerca unico nel Mezzogiorno e una risorsa per tutto il territorio regionale, particolarmente attivo nelle ‘scienze della vita’’’. Biogem – continua l’assessore – è inoltre ‘’un partner fondamentale del nuovo Centro di Ricerca Genomica per la Salute, co-finanziato dalla Regione Campania, con l’obiettivo di costituire un punto di riferimento per la ricerca traslazionale sulla genomica e per combattere le patologie oncologiche. ‘’Le Scienze della Vita – riflette Valeria Fascione - rappresentano per la Regione Campania un settore di grande attenzione per la possibilità di contribuire al miglioramento della salute dei cittadini e per la capacità di produrre innovazione e sviluppo industriale’’.
‘’In questo processo – sottolinea infine l’assessore - un ruolo fondamentale è svolto proprio dalle start-up innovative’’.
Il convegno avrà anche una parentesi strettamente tecnica, grazie all’intervento, in videoconferenza da Roma, del responsabile Area Incentivi e Innovazione di Invitalia, Luigi Gallo, che parlerà del programma Smart&Start Italia per la crescita delle start-up innovative. Un’iniziativa, rivolta a progetti di importo compreso tra 100mila e 1,5 milioni di euro, che – si legge sul sito di Invitalia – ha consentito il finanziamento di 1.412 start-up innovative, per un totale di 717 milioni di investimenti attivati e 550 milioni di agevolazioni concesse (dati aggiornati al 1 dicembre 2022). E che, in aggiunta al finanziamento, prevede anche un tutoraggio tecnico-gestionale per le start-up innovative costituite da meno di 12 mesi.