Tempo di Avvento: 8 dicembre, Immacolata Concezione di B. Vergine Maria
Nota introduttiva: L’omelia va preparata dal pastore dei fedeli, ai quali essa è rivolta, perché deve tener conto della Parola di Dio, del tempo liturgico e delle condizioni e bisogni dei fedeli; questa, che segue, potrebbe essere un’omelia rivolta a un uditorio di fedeli sconosciuti, perché tiene conto solo dei primi due elementi. Alla fine sono suggeriti altri temi possibili da sviluppare. Sono graditi suggerimenti per rendere più utili queste riflessioni
mons. Francesco Spaduzzi
Tempo di Avvento: 8 dicembre, Immacolata Concezione di B. Vergine Maria
La prima lettura ci dice in che consiste il peccato, e in particolare il peccato originale; la seconda il piano di Dio per liberare l’umanità dai peccati originale e personali; il Vangelo ci presenta Maria, preservata dal peccato originale, e ce ne fa contemplare la bellezza.
I - Genesi 3,9-15.20 – (a) I progenitori, prima del peccato, provavano gioia alla presenza di Dio e accorrevano a lui; dopo hanno paura e si nascondono, nonostante Egli li cerchi (9); Adamo trova la scusa nella sua nudità fisica (10), che aveva anche prima, ma il motivo vero è il loro peccato, che li ha privati dei doni ricevuti da Dio, li ha cioè spogliati dei doni soprannaturali della grazia santificante e i doni e frutti dello Spirito Santo e dei doni preternaturali dell’immortalità, impassibilità, integrità (il controllo pieno delle tendenze) e indeboliti in quelli naturali del corpo e dell'anima. Dio collega la loro paura con la loro ribellione (11), che manifesta che essi non hanno fede nella Parola di Dio, né speranza nelle sue promesse, né carità verso Lui e verso i discendenti, che subiranno le terribili conseguenze del primo peccato. Adamo scarica su Dio ed Eva la responsabilità (12) ed Eva su Dio e il serpente (13), invece di assumersela, pentirsi del peccato e chiederne perdono; ormai neanche si amano più tra di loro come prima. Questo provoca il peccato sempre in noi: mette in crisi i nostri rapporti con Dio, con noi stessi, col prossimo, con la natura. Pentiamoci e correggiamoci per avere il perdono e per rimetterci nel giusto cammino. (b) Il serpente viene maledetto e punito da Dio ed è messo al di sotto degli altri animali (14), cioè Satana è umiliato come l'ultima delle creature, anche al di sotto dell'uomo e della donna, che ha ingannati; Gesù lo schiaccerà sotto il tallone, quando tenterà di opporsi a Lui, e in Lui anche sua Madre Maria, che è totalmente nemica di lui e sottratta al suo potere malvagio (15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, / fra la tua stirpe e la sua stirpe/ questa ti schiaccerà la testa/ e tu le insidierai il calcagno); così viene preannunciata l’inimicizia totale fra Gesù e Maria da un parte e Satana dall’altra e l’Immacolata Concezione di Maria: in lei non ci sono le conseguenze del peccato originale, che vengono contratte da tutti gli uomini. Eva, indicata come madre dei viventi (20), è solo madre di mortali; in realtà è Maria la madre dei viventi di vita divina e costituisce il nostro orgoglio tale madre, che è tutta bella e con la sua cooperazione ci fa belli come suo figlio Gesù, graditi al Padre e salvati; Figlio e Madre ci riaprono le porte del Paradiso, chiuse per colpa dei progenitori.
I - Luca 1,26-38 – 1. (a) Maria è donna molto stimata e amata dai compaesani. perché ragazza bravissima, seria e gioiosa, bella fisicamente e moralmente. L’Angelo la saluta col nome “arricchita di grazia” (28 Entrando da lei, disse: Rallegrati, piena di grazia), cioè Maria è colei che Dio ha riempito di ogni grazia, di ogni buona qualità, perché oggetto della Sua benevolenza e favore (30 L’angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio), quindi graditissima a Dio. Con queste parole l'Angelo le dice quello che lei già avvertiva dentro di sé: si sentiva unita a Dio, perché faceva sempre la Sua volontà. Questa pienezza di grazia in Maria è iniziata quando fu concepita da Anna e Gioacchino ed è andata crescendo in tutta la sua vita con il compimento fedele della volontà di Dio, cioè l’osservanza dei comandamenti e dei propri doveri e la fedeltà alle ispirazioni dello Spirito. Ammiriamo la pienezza di grazia e santità di Maria, ma impegniamoci anche a imitarla: è nostra madre e i buoni figli devono seguire i buoni esempi dei loro genitori. (b) Con l'espressione il Signore è con te (28) l’Angelo le comunica che Dio le vuole affidare una missione e l’aiuterà a portarla a termine nel modo migliore, come aveva promesso e fatto tante volte con personaggi grandi nell'AT: Abramo, Mosè, Giosuè, Davide, ecc. La sua missione è in assoluto la più alta ed è la sorgente di tutti i privilegi che accompagnano la sua vita: deve fare da madre al Figlio di Dio, cioè darGli la natura umana e allevarLo, ma anche collaborare con lui alla salvezza degli uomini, estendendo a loro la sua maternità. Nel proprio nome (31 Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù) Gesù rivela la sua natura divina (32 Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; 35 Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio) e la sua missione di salvatore (Yeoshuah: Yahweh salva); prenderà possesso del trono di Davide (32) e avrà un regno eterno (33), come eterno è tutto ciò che è proprio di Dio. Quanto è bella Maria e quanto è grande la sua missione! Ammiriamola anche noi come i suoi paesani. Lei era santa e chi entrava in contatto con lei aveva pensieri santi. La sua grandezza tocca l’infinito, giacché ha il rapporto più stretto con Dio, essendo la madre del Figlio di Dio. Quale posto occupa la nostra Madre celeste nella nostra vita spirituale? Ci rendiamo graditi a Dio, seguendo il suo esempio, cioè evitando il peccato e facendo il bene secondo i comandamenti e i nostri doveri?
2. Maria è tutta santa all’inizio della sua vita e continua a esserlo, praticando le virtù. Anzitutto la fede: crede alla Parola di Dio, comunicatale per mezzo dell'Angelo, ma, prudentemente chiede spiegazioni (34) su come conciliare la verginità, a cui si è impegnata per volontà di Dio, e la maternità, che ora Dio le propone. Nell'AT la verginità e il celibato erano un fatto molto raro, ma ai tempi di Maria c'erano gli Esseni, che li praticavano per consacrarsi a Dio e dedicarsi al suo servizio a tempo pieno. L'Angelo spiega a Maria che concepirà per opera dello Spirito Santo (35 Le rispose l’angelo: Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra) - e quindi sarà rispettata la sua verginità fisica - e che il Bambino è il Figlio di Dio (cfr 32.35) - e quindi realizzerà anche la verginità spirituale, giacché dedicherà la sua persona e le sue energie e tempo al servizio del Dio, fatto uomo e suo figlio. Maria crede senza chiedere segni, ma l'Angelo comunque le rivela il concepimento miracoloso di Giovanni dalla cugina Elisabetta e lo attribuisce all’onnipotenza di Dio: nulla è impossibile a Dio (37). Con scienza e coscienza Maria esprime ill suo amore a Dio con l’adesione alla Sua volontà: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (38), come sempre. E noi abbiamo la fede piena nella Parola di Dio? Usiamo la prudenza nelle circostanze della vita? Accettiamo con amore e generosità la volontà di Dio, anche quando ci comporta sofferenza? Collaboriamo con Gesù e Maria alla salvezza dell'umanità, nonostante ci costi pregare e fare sacrifici? Ci conserviamo umili come fece Maria in tutta sua vita, perché sempre cosciente che tutto ciò che era e aveva sul piano naturale e soprannaturale le veniva dalla bontà misericordiosa e infinita di Dio, senza i suoi meriti?
III - Efesini 1,3-6.11-12 – (a) Dio agisce secondo la sua volontà onnipotente (11) e ha un suo piano di salvezza, che è frutto del suo amore (5 secondo il disegno d’amore della sua volontà) ed è per la sua gloria (6; 12); da tutta l'eternità Dio ci ha scelti, perché fossimo senza macchia e santi in una vita d'amore per lui (4), e ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi (5). Egli ha anche stabilito che noi diventassimo eredi del paradiso (11). Al momento giusto ci ha arricchiti di ogni dono spirituale (3). Tutto questo lo realizza per i meriti di Cristo e in Cristo e per Cristo; ecco le singole tappe: la scelta (4 in lui), la predestinazione (5 mediante Gesù Cristo); il conferimento dei doni (3 in Cristo), la sua grazia (6 sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato), il conseguimento dell’eredità (11 In lui): in realtà Dio, che è il Padre di Gesù Cristo (3), ha voluto donarci tutto, dandoci Gesù (Rm 8). Tutto è creato da Dio per la sua gloria, cioè perché Egli sia conosciuto, amato e servito, e Lui ne dà la capacità. Anche Maria e ciascuno di noi siamo stati creati con questo fine e per realizzarlo abbiamo avuto tutto in Cristo. Anche Maria è stata redenta in previsione dei meriti di Cristo. (b) La nostra risposta: credere, sperare nella bontà e amore infinito di Dio e nei meriti infiniti di Cristo (12), lodarlo (3 Benedetto), e rispondere al suo amore col nostro amore, come ha fatto Maria.
EUCARESTIA. Essa rende presente Gesù col suo sacrificio redentore, che ci libera dal peccato originale nel battesimo, ci perdona i peccati personali nella confessione e ci trasmette la forza di superare le tentazioni, specie con l’Eucarestia. Chiediamo alla Vergine SS. e a S. Giuseppe, agli Angeli Custodi e ai SS. Patroni, di utilizzare i tanti mezzi di salvezza istituiti, da Gesù a nostro vantaggio .
Altri temi: 1. La bruttezza del peccato, le sue conseguenze funeste, l’offesa a Dio.
2. Fede, speranza e carità di Maria e la mancanza di queste virtù nei progenitori e in noi peccatori.
3. Maria sceglie di fare sempre la volontà di Dio, respingendo ogni tentazione di Satana.
4. Ognuno, secondo il doni ricevuti, deve collaborare alla salvezza dei fratelli.
5. I diavoli sono infelici e ci odiano e perciò vogliono renderci infelici.