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Polveri sottili in Campania a Capodanno, com’è andata a inizio 2022

 

Il 1 gennaio 2022 la rete di monitoraggio della qualità dell’aria gestita dall’Arpa Campania ha rilevato numerosi superamenti del limite di legge giornaliero per le polveri sottili PM10, diffusi in gran parte del territorio regionale e in particolare nell’agglomerato urbano Napoli-Caserta. Gli andamenti delle concentrazioni orarie di PM10, con evidenti picchi nelle prime ore dell’anno, rappresentano che anche quest’anno è ravvisabile un significativo impatto dei cosiddetti “botti di Capodanno” sulle concentrazioni di polveri sottili, anche se la relazione tra l’utilizzo di articoli pirotecnici nella notte di San Silvestro e le concentrazioni di PM10 riscontrate dipende fortemente dalle condizioni meteo, variabili di anno in anno.  

 

Quest’anno in quasi tutto l’agglomerato Napoli – Caserta e in numerose stazioni del resto della regione si è comunque superato il limite massimo giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo (tabella a seguire), trend continuato anche nella giornata di ieri. Pertanto molte località si trovano così ad aver già realizzato, in soli due giorni, due dei trentacinque superamenti giornalieri che la legge fissa come massimo annuo a tutela della salute.  

 

«In occasione del Capodanno 2022», commenta il direttore generale dell’Arpa Campania Stefano Sorvino, «l’Agenzia ambientale della Campania ha lanciato un messaggio per sensibilizzare la cittadinanza sugli effetti deleteri dei botti anche in termini di inquinamento dell'aria, sostenendo dal punto di vista delle proprie competenze i giusti appelli delle  autorità istituzionali che ne hanno scoraggiato l'utilizzo anche mediante opportune ordinanze interdittive. Il risultato delle iniziative di sensibilizzazione, che puntano a cambiare gli stili di vita in nome della sostenibilità ambientale, si misura nell’arco di anni: l’indicazione che traiamo da quanto riscontrato è che occorre uno sforzo ulteriore, per evitare l’utilizzo massiccio di articoli pirotecnici concentrato nell’arco di poche ore, perché questa consuetudine - soprattutto quando è associata a condizioni meteo sfavorevoli - fa segnare punti a favore dell’inquinamento atmosferico in una partita che si gioca tutti i giorni dell’anno. Le politiche ambientali si fondano non solo sui divieti e controlli delle autorità pubbliche ma anche sulla responsabilità dei comportamenti individuali e collettivi, sugli stili di vita e sulla coscienza civile di tutta la cittadinanza. Proprio la generalità dei cittadini, in tante occasioni, esprime più che legittimamente l’aspirazione a vivere in un territorio contrassegnato da una buona qualità dell’aria».  

    

 

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