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Solofra. Sostenibilità, produzione ed ambiente per la ripresa conciaria

La fiera milanese di Lineapelle è risultata certamente una vetrina per il comparto pelli viste le varie esposizioni del prodotto finito, nonostante il momento molto complesso e difficile. Chiediamo al sindacalista Giovanni Esposito, della Femca-Cisl Campania, da quando è in atto questa crisi nel mondo conciario? “La crisi - risponde - è presente dal 2023. I motivi sono da ricercarsi in vari fattori come l’aumento delle materie prime, della benzina, dell’energia elettrica, ai brand della moda e nell’incertezza geopolitica. In alcuni distretti conciari italiani è stata chiesta una deroga  per gli ammortizzatori sociali e se non avranno risposta ben 700 unità sono indiziate alla perdita del lavoro”. Quante le ditte in funzione nel distretto solofrano? “Al depuratore sono allacciate ben 70 aziende, di queste 40 con meno di 100 dipendenti, altre tra i 20-30 dipendenti e qualcuna da 10 in giù; poi ci sono le aziende chimiche”. Cosa suggerisce il sindacato per una ripresa? “La sostenibilità, la produzione e l’ambiente. E’ questo il leit motiv che da tempo predichiamo come pure le certificazioni richieste dai grandi brand. Il distretto solofrano per guardare al futuro deve risultare appetibile per gli investimenti, e sostenibile ossia sempre competitivo sul mercato. Io credo che ci sarà certamente un miglioramento ma gli operatori conciari devono essere pronti per aggredire la possibile ripresa. Il tutto passa naturalmente pure dalla progettualità che va dal depuratore al servizio idrico integrato”. Si parla di figure professionali nel settore? “Il Politecnico del Cuoio se si concretizza va bene per la creazione di nuove figure professionali. Come Femca-Cisl diciamo che deve esserci una formazione di professionalità di mestiere fondamentale per il ciclo della concia. Nel 2022 accadde un paradosso: vi era più lavoro ma era difficile trovare operai, quindi nel caso di una ripresa ciò potrebbe risultare un handicap. Quindi, per trovare manodopera professionale, ben vengano i corsi di formazione indirizzati ai vari settori conciari”.


D.G.

 

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