Anziano trovato morto in casa.
F.S.D.: "Persiste il silenzio tombale dei nostri governanti"
Non si arresta l’escalation delle morti solitarie. A Maddaloni (CE) ieri sera in via Raffone un anziano è stato trovato morto nella propria abitazione. L’amara scoperta è avvenuta da alcuni vicini che non vedevano l’anziano da diversi giorni per cui hanno bussato alla porta senza ottenere risposta ed a tal punto notiziavano il 112. Sul posto oltre ai carabinieri intervenivano i vigili del fuoco e personale del 118 i quali entrati nello stabile rinvenivano l’anziano già cadavere. Così ha dichiarato Antonio DE LIETO segretario Generale nazionale della Federazione “Sicurezza & Difesa” (F.S.D.): “troppe volte anziani, malati e bisognosi di tutto vivono soli e non hanno alcuna rete parentale di sostegno, hanno pensioni da fame e di una badante, nemmeno a parlarne. Ed allora chi si interessa di loro, dei loro bisogni? Non è il primo caso purtroppo, di morte solitaria – ha sottolineato DE LIETO – ed in questa circostanza, il corpo è stato scoperto a seguito dell’allarme dato dai vicini, che non vedevano l’anziano da diversi giorni pertanto hanno bussato alla porta senza ottenere risposta ed a tal punto hanno notiziato il 112. La F.S.D. ritiene che non è più rinviabile la realizzazione di una “Mappa del bisogno” in tutti i comuni, capace di individuare tutte quelle situazioni a “rischio”, proprio come una sorta di azione preventiva contro gli effetti estremi di solitudine, povertà e malattia. Rafforzare la rete degli assistenti sociali – ha rimarcato DE LIETO – con settori dedicati, in particolare, a contattare, anche per telefono, pressoché quotidianamente, i soggetti inclusi in un eventuale programma inserito nel contesto della “Mappa”, servirebbe a scongiurare tante tragedie. Maggiore attenzione quindi, viene richiesta dalla Federazione “Sicurezza & Difesa” verso tutte quelle situazioni individuali “estreme” – ha concluso DE LIETO – nella convinzione che è dovere basilare delle Istituzioni essere vicini e solidali proprio a chi vive situazioni di disagio e di potenziale pericolo”.
Antonio Curci