L’artista solofrano Domenico De Rubeis non finisce mai di stupire mostrando le sue doti artistiche, con successo, finanche a Monza dove lavora presso l’istituto scolastico “ISS Enzo A. Ferrari”. E proprio pochi giorni fa, presso l’edificio scolastico, ha portato a termine, con la collaborazione della prof.ssa Vittoria Alemanno, un murales dedicato ad Enzo Ferrari, soprannominato “Il Drake”. Gli chiediamo cosa rappresenta per lui la Street Art. Spiega “E’ stata una delle mie ‘strade’ (in tutti i sensi) percorse per esprimermi con i colori. Da adolescente amavo colorare i muri delle città. Col tempo ho realizzato le mie prime commissioni grazie a questa espressione artistica che anni addietro era vista come vandalismo, ma da qualche anno è divenuta fonte di ispirazione per molte persone. Nell’epoca odierna la Street Art influenza molto gli artisti attuali, basta affacciarsi nella maggior parte delle gallerie per notare dipinti di questa realtà artistica”. L’artista è abile nel creare vari personaggi noti ma senza gli occhi. “Semplice, – risponde – noi conosciamo vari personaggi che il mondo artistico e televisivo trasmette ma non conosciamo la persona reale ed è per questo che qualsiasi espressione umana viene annullata”. De Rubeis è alla continua ricerca di qualcosa come si evince dalle sue opere. “Sì. – chiarisce – La ricerca introspettiva è una costante, l’importante è non staccarsi troppo dal proprio essere. Credo fortemente che l’Uomo-Artista debba portare fino alla fine la propria ‘espressione’ senza mai farsi influenzare dal mercato dell’arte sempre più propenso ad un ‘messaggio non messaggio’, sempre più futile, banale e senza Essenza”.

D.G.